Novità dirompente dal sito web della Commissione Europea! E’ stata appena pubblicata una news (datata venerdì 27-11-2020) che ripercorre le tappe del complesso processo di assegnazione delle quote per il 2021-2025 (ivi implicitamente inclusi i ritardi istituzionali) e conclude segnalando che le quote gratuite del 2021 saranno disponibili solo nel secondo trimestre 2021 (anziché il previsto 28 febbraio 2021):
<<The Commission expects to adopt its Decision on the National Allocation Tables establishing allowances to be transferred to each installation in the second quarter of 2021. The distribution of free allowances in 2021 will take place after this Decision is adopted.>>
La novità, in palese contrasto con l’art. 11 comma 2 della Direttiva 2003/87/CE e smi, pone problemi significativi ad una serie di impianti che avevano legittimamente accumulato durante il periodo 2013-2020 “debiti in quote”: il meccanismo noto come “borrowing” consente, infatti, di utilizzare le quote dell’anno in corso per restituire le quote relative alle emissioni dell’anno precedente, come parte di un meccanismo di flessibilità finanziaria che, mantenendo inalterata l’efficacia ambientale dello strumento ETS (ossia costo della CO2 come incentivo indiretto alla riduzione delle emissioni industriali), consente di gestire meglio i costi di compliance.
Era noto e ben chiaro dalla normativa vigente che le quote 2021 non potessero essere impiegate per la restituzione del 2020, dal momento che il citato meccanismo di borrowing non si applica tra due fasi ETS (2005-2007, 2008-2012, 2013-2020 ecc.). La disponibilità dello spettante asset finanziario consentiva, tuttavia, ai gestori di poter gestire con maggiore tranquillità deficit significativi accumulati negli anni, peraltro in un momento drammatico per la liquidità delle imprese europee. Numerose erano infatti le offerte sul mercato per gestire almeno parzialmente operazioni di swap tra “vecchie quote” e “nuove quote”, limitando il danno.
Desta pertanto stupore l’affermazione finale della citata news, che nel citare l’articolo 12 della Direttiva omette però di menzionare il sopra citato art. 11 (con l’impegno “scritto nella pietra” sin dagli albori dell’EU-ETS ad un rilascio entro febbraio di ciascun anno):
<<It is important to note that free allocation for 2021 is only needed for April 2022, in accordance with Article 12 of the ETS Directive and that allowances issued in respect of 2021 cannot be used for compliance with the surrender obligation arising from 2020 emissions as a new ETS phase starts on the first of January 2021.>>
Qui è disponibile il testo completo della news, mentre allo stato attuale non risulta alcun comunicato nazionale da parte del Comitato ETS.