Energie Rinnovabili: generalità e incentivazioni

Le fonti di energia rinnovabile sono caratterizzate da una disponibilità ed una capacità di rigenerazione superiori al consumo. Mentre nel caso delle fonti fossili (carbone, petrolio, gas naturale) si utilizzano stock di energia che è stata accumulata nel corso di milioni di anni, nel caso delle fonti rinnovabili si utilizza solo un quantitativo immediatamente disponibile (ad es. la radiazione solare) o comunque con un tempo di rigenerazione limitato (ad es. la biomassa, che accumula l’energia solare). Tutte le principali fonti di energia rinnovabile si riconducono, direttamente o indirettamente alla radiazione solare (sole, acqua, vento e biomasse). Si stima che la quantità di energia che il sole, insieme all’acqua, al vento e alle biomasse, fornisce quotidianamente alla terra, è 15.000 volte superiore a quella che viene consumata dall’umanità sotto forma di energia fossile e nucleare.

Le fonti di energia rinnovabile danno spesso un contributo positivo alla riduzione dell’inquinamento locale (è il caso del solare e dell’eolico); sempre positivo risulta poi il loro contributo alla lotta dei cambiamenti climatici, dal momento che i combustibili fossili costituiscono il principale responsabile dell’effetto serra, rilasciando la CO2 che era stata immagazzinata (e dunque “tolta” dall’atmosfera) nel corso di milioni di anni. Per questo motivo, nonché per i quantitativi limitati dei giacimenti di combustibili fossili, le energie rinnovabili rappresenteranno LA fonte di energia in un prossimo futuro (la questione “tra quanti anni” dipende dall’evoluzione della tecnologia e dalle scelte di politica energetica degli Stati). Per facilitare l’evoluzione tecnologica e la riduzione dei costi, le fonti di energia rinnovabile sono incentivate in Italia, così come in quasi tutti i Paesi tecnologicamente avanzati e non solo. In un Paese come l’Italia, importatore netto di gran parte del proprio fabbisogno energetico, le fonti di energia rinnovabile possono aiutare la bilancia dei pagamenti ed aumentare l’indipendenza energetica.

Le principali forme di incentivo attive in Italia riguardano oggi:

  • Conto termico: incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Beneficiari dell’incentivo sono sia i privati che le pubbliche amministrazioni (Dm 28 dicembre 2012 – conosciuto anche come “Conto termico”). CLICCA PER APPROFONDIRE IL CONTO TERMICO
  • Nuovi incentivi alle rinnovabili elettriche: il Dm 6 luglio 2012 ha ridefinito tariffe e regole per gli impianti a fonti rinnovabili elettriche – diverse dal fotovoltaico – che entrano in esercizio nel triennio 2013-2015, secondo il mandato del Dlgs 28/2011 di attuazione della direttiva 2009/28/Ce sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili
  • Fotovoltaico: dal termine del Quinto Conto energia (6 luglio 2013) l’agevolazione per l’installazione di impianti fotovoltaici riguarda le detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie (50%, ex 36%).

 

Altre forme di incentivazione indiretta delle fonti rinnovabili riguardano:

  • Scambio sul posto: lo Scambio sul posto consente un utilizzo differito dell’energia autoprodotta con un impianto a fonte rinnovabile ed è una ottima alternativa all’incentivo monetario, specie per impianti domestici con prevalente autoconsumo dell’energia prodotta. La convenienza dello Scambio sul posto risulta ancora maggiore usufruendo anche delle detrazioni fiscali del 50%.
  • Ritiro dedicato: come lo Scambio sul posto, anche il Ritiro dedicato è alternativo agli incentivi. Esso consiste in una forma semplificata di vendita alla rete dell’elettricità prodotta. Il Ritiro dedicato assicura prezzi minimi garantiti al kWh immesso in rete, se prodotto da impianti alimentati a fonti rinnovabili di potenza attiva nominale fino a 1 MW.

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