Indagini idrogeologiche di campo

Tutti i progetti che coinvolgono le acque sotterranee si fondano su dati raccolti sul campo. Avere piena consapevolezza delle modalità con cui questi dati vengono acquisiti è essenziale per affrontare le successive fasi di analisi, modellazione concettuale e numerica. Ogni singola misura deve essere interpretata all’interno di un quadro più ampio, tenendo conto delle correlazioni, dei fattori di interferenza e delle relazioni causa-effetto.

Il monitoraggio idrogeologico non deve essere inteso come un’attività fine a sé stessa, ma come un insieme di operazioni pianificate, finalizzate a trasferire le informazioni dal luogo in cui risiedono al contesto in cui sono realmente utili: la strategia per affrontare e risolvere un problema idrogeologico.
Se i dati acquisiti sul campo non vengono registrati correttamente, l’intero flusso informativo rischia di essere compromesso, generando incongruenze che rendono inutili — nel migliore dei casi — o addirittura fuorvianti tutti i successivi sforzi di elaborazione e interpretazione.

Kataclima vanta un’esperienza ventennale nella progettazione, svolgimento, ottimizzazione ed interpretazione delle indagini idrogeologiche quantitative e qualitative, tra cui:

  • Battute piezometriche e monitoraggi periodici;
  • Misura di portata di sorgenti;
  • Misure di portata del deflusso superficiale in canali artificiali ed alvei naturali;
  • Monitoraggio spot ed in continuo di parametri chimico-fisici su tutti i tipi di punti d’acqua;
  • Test con traccianti in acque superficiali e sotterranee;
  • Prove di pompaggio, immissione, interferenza sia di lunga durata che speditive;
  • Prove di portata a gradini;
  • Log verticali di temperatura e conducibilità elettrica;
  • Monitoraggio in continuo dei livelli piezometrici e idrometrici, conducibilità elettrica e temperatura;
  • Campionamenti per analisi chimiche e isotopiche delle acque;
  • Raccolta campioni ed esecuzione di analisi granulometriche;
  • Prove di permeabilità in cella triassiale.

I dati così raccolti confluiscono in geodatabase relazionali dall’architettura consolidata ed entrano nell’ultima e più importante fase delle indagini: l’elaborazione. Questa avviene attraverso software dedicati, tecniche statistiche, geostatistiche e GIS avanzate.
Particolare cura viene dedicata alla definizione dei parametri idrodinamici e idrodispersivi dell’acquifero: il risultato non consiste nella semplice applicazione di un metodo, ma vengono testati diversi approcci e confrontati criticamente i risultati. Questo approccio, oltre a diminuire il rumore di fondo insito in ogni misura sperimentale, permette di definirne scientificamente i limiti di incertezza.

 

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